Ora il parlamento faccia il suo mestiere – di Massimo Villone
Massimo Villone su “il Manifesto” del 26 gennaio 2017. Strano destino, quello della Corte costituzionale. La sentenza 1/2014 sull’incostituzionalità del Porcellum è stata per molti versi epocale. Quella di oggi sull’Italicum è minimale, e lascia una traccia più modesta. Disco rosso al ballottaggio, giallo – grazie a un sorteggio – ai capilista bloccati, verde al premio di maggioranza. Per il paese, una attesa inutile. Per...
Da Firenze la CGIL ci manda a dire…
Cgil, manifestazione nazionale a Roma del 25 ottobre 2014 A partire dalla dichiarazione a favore del No emessa dall’assemblea generale della Cgil nazionale l’8 settembre scorso, a Firenze la confederazione ha precisato le ragioni di opposizione alla modifica di 47 articoli della Costituzione, segnalandone i pericoli aggravati dalla combinazione con la legge elettorale (Italicum): la perdita di rappresentatività della...
Villone: alla legge elettorale un ritocco non basta. Serve un No!
MASSIMO VILLONE, presidente del Comitato per l’abrogazione dell’Italicum, ha ben sintetizzato ieri il preoccupante intreccio tra Italicum e modifiche costituzionali. Lo ha fatto da par suo, con la competenza del professore emerito di Diritto Costituzionale all’universita di Napoli “Federico II” e con la lunga esperienza parlamentare: senatore dal 1994 al 2008, per il Pds prima e Ds dopo, nella XIII...
6 – Italicum: elezione (quasi) diretta del premier!
Con l’Italicum i partiti indicheranno preventivamente il nome del proprio leader. Quello del partito che vince il ballottaggio riceve così una sorta di investitura personale, anche se votato da una minoranza di elettori. Siamo di fronte, senza che venga detto, all’elezione diretta del presidente del Consiglio. E questo cambia la forma di governo. La conseguenza sarà un forte squilibrio di legittimazione tra il Primo Ministro e...
5 – Italicum: un minoranza al governo, la maggioranza all’opposizione!
Legge elettorale e modifiche costituzionali, nate insieme, sono i due pilastri della “riforma” istituzionale del governo. L’Italicum non corrisponde a nessuno dei modelli esistenti in democrazia, perché impone per via giuridica la formazione di una maggioranza fissa alla Camera (340 deputati), assegnata ad un partito che è in minoranza nel Paese. Col trucco del ballottaggio si assegna, infatti, un premio di maggioranza abnorme che...
